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CENSURA SU INSTAGRAM, PARLIAMONE.

Dal 20 Dicembre 2020, Instagram cambia le linee guida per l'utilizzo della piattaforma, limitando in modo pesante la libertà di chi utilizza i social per scopi differenti dal comune "account personale". La censura è sempre stata presente su Instagram e ha sempre agito in modo subdolo e totalmente arbitrario. Fino a qualche tempo fa, le linee guida sul comportamento degli utenti erano confuse e poco dichiarate, da qualche mese sono stati applicati sempre più filtri e paletti, ma come funziona?


Beh, in realtà non lo sa neanche chi come me, lavora con i social. Sappiamo solo che è tutto gestito da un algoritmo, (automazione digitale che serve a gestire siti web e app) programmato con lo scopo di riconoscere parole chiave e immagini che potenzialmente possono ledere gli "altri utenti". Ovviamente, tali linee guida hanno lo scopo di limitare comportamenti scorretti, come discriminazione, condivisione di contenuti violenti, diffusione senza consenso di contenuti privati e così via. In realtà funziona (attenzione, termine altamente tecnico) "a cazzo di cane" e va a colpire i profili di chi è attivista, femminista, antifascista, di supporto alla comunità LGBTQI+, lu sex worker, chi fa divulgazione sulla sessualità, chi di occupa di body positivity, sex blogger, professionisty e non, che stanno cercando (la maggior parte delle volte, a titolo gratuito) di cambiare le cose in questa società o che stanno semplicemente lavorando. Mentre, chi veramente dovrebbe essere limitato o escluso dalla piattaforma, continua a fare quello che vuole.


CHE SUCCEDE A CHI VIOLA LE REGOLE?

Le punizioni per chi non ubbidisce al Supremo Mark sono tre: - lo SHADOWBAN: il profilo viene reso quasi invisibile agli utenti. Gli hashtag non funzionano, le visualizzazione alle storie e ai post vengono ridotte in modo esponenziale (circa il 4% dei followers riescono a vedere i post che vengono pubblicati dal profilo soggetto allo shadowban), e nessuno al di fuori della cerchia dei follower riesce a vedere i post. Questo, logicamente, limita in maniera sostanziosa la possibilità di crescita dei follower (i numeri, spesso, sono importanti solo per la piattaforma, ma sono un fattore rilevante all'interno del meccanismo social) e soprattutto vanifica totalmente l'impegno della persona che sta dietro alla pagina. Insomma, perché lavorare giorni ad un contenuto che verrà poi visto da quasi nessuno?


- la RIMOZIONE DEL CONTENUTO: Instagram "decide" di rimuovere il contenuto (post o storia) se viola le linee guida, ma anche a distanza di tempo portando l'account immediatamente in shadowban e che è accompagnata da una chiarissima minaccia di rimozione dell'account se si continua a violare le regole. (Questa notifica minacciosa può arrivare o meno, l'account di Instagram può essere rimosso anche senza alcuna notifica, dopo un tot di notifiche del genere o dopo una soltanto). In pratica, per chi tratta argomenti "spinosi" il rischio di svegliarsi e non trovarsi più su Instagram è parte integrante della vita.


- RIMOZIONE DELL'ACCOUNT (BAN): spessissimo non è una condizione reversibile. Purtroppo su Instagram manca la gestione umana, l'assistenza dell'app è quasi totalmente gestita da algoritmi, quindi non si può effettivamente contattare nessuno per manifestare il problema. L'unica alternativa, che a volte funziona, è la comunicazione di massa all'assistenza dell'app in cui si comunica che il profilo X è stato eliminato senza motivo e si chiede di ripristinarlo.


 

Perché è importante salvaguardare lu sex blogger? Perché purtroppo a livello sociale sono presenti ancora tanti tabù e la normalizzazione di alcuni argomenti, nel 2021, è un dovere. Purtroppo, in un mondo in cui l'educazione sessuale e affettiva non sono contemplate nei luoghi più canonici (a scuola o in casa, per esempio), creare un luogo alternativo, inclusivo e alla portata di tutty in cui fare divulgazione ed educazione è necessario. Unire il lato ludico della piattaforma social ad uno scopo utile è un ottimo mezzo per fare informazione, ma allora perché ci fermano?


Perché Facebook/Instagram, ha dichiarato apertamente di non volere la sessualità sulle piattaforme. Di seguito un elenco dei contenuti non consentiti dopo l'ultimo aggiornamento.


ARGOMENTO: IMMAGINI DI NUDO E ATTI SESSUALI DI ADULTI.


LA PREMESSA DI INSTAGRAM: dicono di limitare la visualizzazione di immagini di nudo perché alcuni utenti sono particolarmente sensibili a questo tipo di contenuti. Rimuovono "per impostazione predefinita" (ovvero in automatico) immagini di carattere sessuale per impedire la condivisione di contenuti non consensuali o con minorenni. Le restrizioni si applicano anche a contenuti creati digitalmente che non vengono creati a scopo educativo (non specificano cosa è educativo o meno, per esempio post come i miei hanno un valore educativo, ma l'algoritmo riconosce questo valore o si limita alla forma?) umoristici o satirici.

Poi aggiungono un pippone su come i contenuti di nudo possono essere condivisi per diversi motivi ad esempio la protesta, sensibilizzazione, a scopo educativo o medico e specificano che se TALI INTENTI SONO CHIARI, fanno delle concessioni sul contenuto. Ad esempio: se da un lato limitano "alcune" immagini di seni femminili in cui sono visibili i capezzoli, possono consentire altre immagini, tra cui quelle che ritraggono atti di protesta (ma non quelli di protesta verso la censura sui social), donne che allattano (perché tanto è risaputo, o siamo madri o non valiamo niente) e foto di cicatrici causate da mastectomia (e ce mancherebbe!). I genitali sono concessi solo in situazioni mediche come il parto, ma oscurati dall'avviso all'utente sul contenuto che potrebbe urtare le persone più sensibili. E poi (dicono) è concessa la pubblicazione di fotografie, dipinti, sculture e altre forme d'arte che ritraggono figure nude (ma lasciatevelo dire per esperienza diretta, non è vero, a meno che non si riferiscono a opere famose a livello mondiale. Ma anche in questo caso, dipende. Ho visto con i miei occhi Instagram censurare il quadro "L'origine del mondo" di Gustave Courbet).


Qui sotto, potete leggere voi stessy le specifiche riguardo ai contenuti da NON PUBBLICARE:

tocca le immagini per ingrandirle.



ARGOMENTO: ADESCAMENTO.

LA PREMESSA DI INSTAGRAM: lo scopo di tali restrizioni serve a combattere lo sfruttamento sessuale di adulti, la violenza sessuale e la diffusioni di contenuti non consensuali. Riconoscono l'importanza di contenuti che denunciano tali situazioni, ma pongono un limite anche su contenuti che "facilitano, incoraggiano o coordinano incontri sessuali o servizi sessuali a pagamento" (servizi di prostituzione e di escort). Limitano, inoltre, il linguaggio sessuale esplicito che può portare all'adescamento.


Tutto questo si riversa sulla categoria dellu sex worker, che include anche lu modellu, lu cam girl/boy, chi usa Instagram per farsi pubblicità (per poi reindirizzare su altri siti come Onlyfans) o ballerinu, poledancer e così via.

Di seguito le linee guida con i divieti specifici.

tocca le immagini per ingrandirle.




 

MA QUINDI, COSA POSSONO FARE GLI UTENTI PER AIUTARE CHI È POTENZIALMENTE RISCHIO CENSURA SU INSTAGRAM?


Le alternative sono tante:

- il supporto immediato tramite Instagram stesso.

Il miglior modo per abbattere la censura è non cedere (e noi divulgatory e artisty non lo faremo) e poi creare traffico sul profilo. Ed è qui entrate in gioco voi: like, condivisioni con tag, commenti, salvataggi, interazioni alle storie e così via, sono i metodi gratuiti per supportare chi si occupa di tematiche scomode e far crescere il profilo.


- seguire gli account di riserva/backup.

Dato che non si sa mai se e quando un profilo verrà eliminato, ci troviamo spesso costretty a creare account secondari da usare nel caso in cui il profilo principale venga rimosso senza preavviso e senza possibilità di recupero.


- iscriversi ai canali/gruppi telegram, seguire blog, e tutte le alternative fuori da Instagram che i profili che amate propongono.

Instagram non è tutto, vista la precarietà della situazione, viste le limitazioni sugli argomenti e le censure che dobbiamo auto imporci, serve un modo per restare in contatto con i vostri creators preferiti, leggere e vedere contenuti senza censure, approfondimenti e per aver comunicazioni a proposito dei post pubblicati (e che probabilmente non vedrete).


- supportare economicamente chi offre modo di farlo, tramite le donazioni, abbonamenti, ecc.

Instagram ha imposto tali restrizioni anche per favorire le sponsorizzazioni, che ovviamente prevedono un dispendio economico, ma non c'è solo quello: dietro ogni singolo post divulgativo c'è dietro tantissimo lavoro: la creazione della grafica, lo studio dietro il contenuto che si vuole divulgare, la scrittura e le riscritture dei testi, i materiali acquistati per la creazione di contenuti (libri, pdf, materiali didattici, corsi online, per profili come i miei ci sono spese come l'acquisto di sextoys, preservativi, lubrificanti e tutto ciò che è da recensire). Quindi, un supporto economico permette non solo di ringraziare chi si impegna per voi, ma anche per contribuire alla creazione dei post.


- divulgare queste informazioni.

Fondamentalmente è il motivo per cui ho scritto questo articolo: rendere partecipe e consapevole anche chi è dall'altra parte dello schermo. Perché per chiedere il vostro aiuto è necessario che voi sappiate a cosa andiamo incontro, che conosciate il nostro stato d'animo davanti a questa situazione, che sappiate che abbiamo letteralmente l'ansia e l'angoscia di perdere tutto, di vedere mandato in fumo tutto quello per cui abbiamo lavorato con passione e prendendoci tantissima merda in faccia (dagli haters, da chi ci molesta, da chi ci manda il cazzo o la fica in chat senza consenso, dalla piattaforma stessa che non fa altro che sabotarci, dagli amici, dai parenti, dai partner e chi più ne ha, più ne metta).


Perché dietro ogni pagina c'è una persona, con i propri traumi e il proprio vissuto che decide, giorno per giorno di mettersi in gioco ed esporsi, nonostante tutto e tutty.

Per gli altri.

Per voi.

 
 
 

2件のコメント


Jerika Jay Pulerá
Jerika Jay Pulerá
2020年12月23日

Sono perfettamente d'accordo! Non permettiamo a un algoritmo ingiusto di portarci via i nostri spazi di "libertà"!

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JESS
JESS
2020年12月22日

Sempre esauriente nelle tue spiegazioni e molto precisa. Grazie! Hai il mio supporto!

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